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Covid-19 contagia anche Aquaplus




Prosegue tra molte difficoltà il progetto in Sud Sudan


L’emergenza Coronavirus interpella il Rotary anche nel lontano Sud Sudan, dove i distretti 2041 e 2042 sono protagonisti con il progetto Aquaplus. La diffusione del virus in Africa ha acuito i problemi di sicurezza nell’area in cui operiamo, infestata dai predoni, «ma il programma va avanti» conferma il responsabile di Aquaplus Piermarco Romagnoli.


Dopo aver completato la mappatura dei villaggi, è stata avviata la progettazione del sistema idrico per l’irrigazione, prendendo l’acqua dal Nilo Bianco, e di una rete di pozzi per l’acqua potabile. Attualmente, è in corso l’approfondimento del survey geofisico e idrologico per definire le caratteristiche e l’ubicazione ottimale dei primi tre pozzi programmati nella zona di Jebel Lado (a Mulubor, Nyuwa e Peiti) da parte della società locale Focus Trading, col supporto attivo del rotariano Carlo Cerutti. «Si tenta di allargare la popolazione complessivamente assistita ad almeno 10.000 persone ed è in corso un censimento a cura dei colleghi del RC di Juba per inserire nel progetto due nuovi villaggi, Buwri e Gwari – spiega Daslav Brkic, capo progetto -. Inoltre, coi fondi fornitici dalla Regione Lombardia a fine 2019 ,è stato deciso di eseguire alcune attività preliminari alla realizzazione della rete idraulica, in attesa di dar vita alla domanda per il primo Global Grant. Purtroppo, le attività locali sono state molto rallentate a causa dell’inizio della diffusione del Covid-19. Padre Samuel, funzionario dell’arcidiocesi di Juba, e il focal point locale John Faustino – socio rotariano, che collabora con Emmanuel Ecodu, Immediate Past President del RC di Juba – ci informano di orari di lavoro ridotti, con l’obbligo di finire per le ore 13 mentre molti cercano di lavorare da casa, il tutto seguito dal coprifuoco notturno. Molti trasporti sono stati interrotti. La popolazione locale si difende come può, ma scarseggiano tante cose, soprattutto i sistemi di protezione personale e l’infrastruttura ospedaliera, che è molto debole».


I club Rotary si stanno impegnando a fondo per Aquaplus, il Programma dei Distretti 2041 e 2042 del Rotary che combatte la sete e la fame nel mondo. Si tratta di un progetto che si può già veder realizzato, come End Polio, fiore all’occhiello del Rotary e anch’esso nato in terra lombarda. Non solo ad Haiti e in Tanzania: appunto a Juba, in Sud Sudan, è stato avviato questo programma finalizzato allo sviluppo dell’agricoltura locale, partendo anche in tal caso dalla disponibilità di acqua.


È ubicato nella periferia della città, dove 10000 contadini si sono trasferiti in cerca di sicurezza dalle bande di predoni armati che infestano i territori interni. Anche in questo caso si intende prelevare l’ acqua per l’agricoltura. In tal caso il prelievo avviene dal Nilo Bianco che scorre nelle vicinanze dell’area prescelta per l’intervento. È stata completata la prima attività preliminare necessaria allo sviluppo del progetto: la mappatura dei tre villaggi beneficiari (Molobor, Nyuwa e Piaity) ubicati nella periferia della città, dove 10000 contadini si sono trasferiti in cerca di sicurezza dalle bande di predoni armati che infestano i territori interni.


Tale attività di rilievo è stata necessaria in quanto i villaggi sono molto distribuiti sul territorio e le autorità locali non possiedono mappe adeguate. Il completamento del lavoro è stato possibile grazie al coinvolgimento di padre Bernhard, comboniano di origini tedesche, ormai da molti anni a Juba e specializzato in tematiche tecniche, e grazie alla collaborazione del Ministero delle Infrastrutture che ha fornito un tecnico specializzato e l’attrezzatura per il rilievo GPS.


A seguito di questa attività è partito il censimento degli abitanti che consentirà di sapere, per ogni abitazione, il numero di persone divise per uomini, donne e bambini. Il costo di queste prime attività è stato di 1750$. Con questi dati si potrà avviare la progettazione del sistema idrico per la presa (tramite pozzi) e distribuzione dell’acqua potabile.

Oggi il programma Aquaplus è un dipartimento della fondazione Rotary Club Milano per Milano ed è organizzato da un gruppo di lavoro che risponde al responsabile PierMarco Romagnoli. Ha un sito internet (https://www.aquaplusprogram.com/) ed è coerente con le aree di intervento della Fondazione Rotary: per questo, hanno già contribuito al programma diversi club dei distretti 2041 e 2042 e club di altre Nazioni. I club Rotary possono sostenere il programma attraverso la divulgazione nel Rotary e nella società civile, la raccolta dei fondi tra i soci Rotary e l’individuazione di società, banche e donatori che possano contribuire ai progetti in corso.


«Abbiamo grandi ambizioni: il programma Aquaplus può dare continuità strategica alle attività del Rotary International – spiega PierMarco Romagnoli – dopo la fine del Progetto PolioPlus e coinvolgere prestigiosi partner nazionali e internazionali. Diffondere il suo messaggio e avvicinare i contributori della società civile è un modo importante per aiutarlo a crescere».

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